Ansia e depressione hanno correlati fisici, comportamentali, emotivi e cognitivi.
Lo stato d' ansia è caratterizzato da una qualche forma eccessiva di preoccupazione per esempio per la salute, il lavoro, i familiari, senza che vi siano reali motivi. La persona percepisce la situazione che vive come una situazione di pericolo, possono così seguire sintomi di attivazione vegetativa quali palpitazioni, vertigini e insonnia, difficoltà a concentrarsi, tensione muscolare, irrequietezza.
La depressione è caratterizzata da umore basso, diminuzione dell'interesse per le attività prima piacevoli, significativa perdita o aumento di peso, oppure diminuzione o aumento dell'appetito, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, facile affaticabilità o mancanza di energia, autosvalutazione o sensi di colpa, diminuzione della capacità di pensare, concentrarsi o difficoltà a prender decisioni e pensieri di suicidio.
Familiari e amici spesso sono in buona fede quando spronano la persona depressa a reagire ma in realtà ne aumetano il senso di colpa per il non riuscire a recuperare la situazione con ulteriori peggioramenti del senso di autoefficacia e autostima.
La terapia cognitivo comportamentale è considerata dalla letteratura scientifica internazionale l'approccio maggiormente efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia e dell'umore.
Queste situazioni di disagio vengono affrontate con tecniche cognitive e comportamentali funzionalmente associate in percorsi strutturati. La terapia agisce su pensieri e comportamenti ad esse collegati, individuandoli e modificandoli con l'obiettivo di riportare la persona ansiosa o depressa in una situazione di equilibrio psicoemotivo che è un elemento essenziale del benessere psicofisico.