Tra le terapie di terza generazione dell’approccio cognitivo comporta
Tra le terapie di terza generazione dell’approccio cognitivo comportamentale l’ACT gravita attorno al concetto di Hexaflex ossia Flessibilità Psicologica e considera l’atteggiamento verso eventi di vita dolorosi piuttosto che cercare di modificarne il contenuto.
Il dolore è un’esperienza umana ineliminabile e la sofferenza che deriva dal combatterlo ci fa consumare tempo e energia, ci immobilizza. Far spazio al dolore e impegnarsi in azioni che vadano nella direzione dei propri valori permette di realizzare la vita che vogliamo e di diventare la persona alla quale aspiriamo essere.
Per far questo nell’Act si usano tecniche di mindfulness.
La mindfulness è una forma di meditazione che insegna a trattare i propri eventi interni senza combattere con loro guerre che non hanno né fine né utilità ma usando nei loro riguardi un atteggiamento privo di giudizio.
Numerose ricerche sostengono l’efficacia dell’ACT in un numerose situazioni patologiche tra cui ansia, depressione, fobia sociale, disturbo d’ansia generalizzata, disturbo ossessivo compulsivo stress lavoro correlato, dolore cronico, controllo del peso, abuso di sostanze, interruzione del fumo.