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Sport: un alleato contro la depressione

La depressione non conosce stagione ma con l’arrivo delle giornate piovose e grigie in aggiunta a una crisi economica che sembra non finire mai potrebbe venire a chi fino ad ora si è sentito bene o intensificarsi in chi già l’aveva. Sia che prendiate o meno dei farmaci sappiate che lo sport può essere vostro alleato.

Numeri studi infatti hanno dimostrato l’utilità dello sport nel trattamento dei sintomi depressivi come il sentirsi giù, la perdita di interesse, la bassa autostima. Sempre più medici inglesi oggi prescrivono sport in forme lievi e moderate di depressione (Mental Health Fountation).

L’attività fisica provoca

  • il rilascio di endorfine, molecole che danno sensazione di analgesia e benessere
  • la riduzione di cortisolo che è associato allo stress
  • aumenta la temperatura del’organismo con effetto calmante
  • migliora le condizioni fisiche dando la percezione di benessere
  • permette il raggiungimento di obiettivi personali anche minimi con conseguente aumento dell’ autostima e della percezione di star facendo qualcosa per prendersi cura di sé
  • apre la prospettiva della persona che non sarà limitata all’ ufficio dove lavora o il divano di casa, ma diventerà un luogo aperto con verde e luce naturale o una struttura sportiva frequentata da altre persone, dove quindi avrà la possibilità di contrastare la tendenza all’ isolamento.

A che livello fare sport?

Meglio procedere gradualmente per evitare di stancarsene subito e per dare il tempo al fisico e alla mente di adattarsi. Una visita medica può escludere controindicazioni e definire il livello base di attività da cui iniziare. Qualsiasi tipo di attività scelta deve avere come prerogativa quella di piacere e dare soddisfazione: se non piace camminare si può provare a nuotare, se non piace  sollevare pesi in palestra si può cercare uno sport di squadra come la pallavolo, ecc.

E’ molto probabile che chi vive una situazione di depressione all’ inizio non abbia per nulla voglia neppure di provarci ma si consideri che quando si ha un problema per risolverlo serve comunque sforzarsi e in questo caso lo sforzo è sempre commisurato alla condizione della persona che non inizierà a far sport correndo una maratona ma, scendendo a patti con sé stessa, deciderà il primo minimo obiettivo a cui far seguire quelli successivi. Iniziate sempre dal livello minimo, quello che richiede uno sforzo per cui si avverte un po’ di disagio ma non certamente uno stravolgimento negativo dell’ umore e da lì procedete.

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