
Perfezionismo: un possibile fattore di ansia e depressione.
Esiste il perfezionismo auto diretto ossia imporsi standard personali eccessivamente elevati e impossibili da realizzare, il perfezionismo eterodiretto quando si pretende che gli altri si adeguino ai nostri standard di comportamento e il perfezionismo socialmente imposto quando si ha la percezione che gli altri abbiano verso noi aspettative incredibilmente alte e occorra soddisfarle per la loro approvazione.(Hewitt e Flett).
Il perfezionismo può interferire nel rendimento scolastico e lavorativo (per esempio essere così rigidi circa i propri standard di rendimento da non tollerare risultati al di sotto dell’eccellenza oppure perdersi in controlli e ricontrolli per accertarsi del lavoro svolto accumulando spesso ritardi), pulizia e gusti personali (per esempio ritenere che sia necessario pulire i pavimenti tre volte al giorno e scontrarsi con chi la pensa diversamente), ordine e organizzazione (come ritenere di dover organizzare le cose in un certo modo e perdere molto tempo dietro questa pretesa), scrittura (per esempio per paura di commettere errori non riuscire a ultimare la compilazione di un modulo), conversazione (per esempio avere standard di linguaggio tali da non resistere al correggere eventuali errori dell’interlocutore), aspetto fisico (per esempio essere talmente ossessionati dal proprio modo di vestire da arrivare tardi al lavoro), salute e igiene personale (per esempio ritenere accettabili solo determinati cibi escludendo tutti gli altri).
Molti studi hanno dimostrato che il perfezionismo sarebbe una componente importante dei disturbi depressivi, collera,ansia sociale e da prestazione, apprensione, comportamenti ossessivi compulsivi, dimorfismo corporeo e disturbi alimentari.