
Alta sensibilità: Il dono delle persone sensibili di Nicoletta Travaini
Qualche mese fa un amico mi ha inviato il titolo di questo libro dicendomi che, ascoltando un’intervista all’autrice, gli sono venuta in mente.
Il dono delle persone sensibili di Nicoletta Travaini descrive le caratteristiche delle persone altamente sensibili (PAS) e suggerisce alcune strategie per gestire al meglio questo tratto della personalità. L’alta sensibilità non è un disturbo ma una predisposizione a percepire tutto, tanto e sempre esponendo chi ce l’ha a una ricchezza di stimoli che all’estremo rischia di diventare schiacciante. Può accadere che le PAS cerchino di evitare questa sopraffazione isolandosi e rinunciando all’interazione piuttosto che venirne stritolati. Per questo è utile conoscere le caratteristiche dell’alta sensibilità e munirsi di strumenti che le modulino.
Un concetto chiave della trattazione è che l’eccesso di attivazione o la sua mancanza fanno accedere ad un crollo perché le PAS hanno bisogno di equilibrio nella quantità e intensità di stimoli elaborati. Ridurre la reattività, essere consapevoli dei propri limiti per anticipare il crollo prima che arrivi sono le chiavi per rimanere in una zona di benessere. Tuttavia, qualora si verifichi un crollo, anche dal crollo si può imparare, dandosi il tempo per recuperare, fermandosi e ascoltandosi, imparando dai propri errori. Devo dire che questa mi pare la ricetta utile a tutte le persone (PAS e non-PAS) per raggiungere e preservare il proprio equilibrio.
Uno degli intenti dell’autrice è proprio far capire ai PAS che comportamenti definiti “strani” dai più in realtà sono dovuti alla proprie caratteristiche e presenti nel 20% della popolazione e che le caratteristiche che creano disagio in realtà possono essere gestite riducendone le conseguenze problematiche. A questo scopo nel libro vengono spiegati i passi da compiere per raggiungere la propria zona di benessere, nonostante i momenti difficili che una personalità altamente sensibile incontra, suggerendo esercizi pratici tra cui la mindfulness.
Un passaggio che mi ha fatto sorridere è quello relativo allo shopping. L’autrice sostiene che per un PAS lo shopping possa essere motivo di stanchezza, nervosismo e irritazione proprio perché espone a un’infinità di stimoli che i PAS non posso fare a meno di cogliere. La cosa mi ha divertita perché da sempre la mia famiglia considera strana e prende in giro la mia avversione per lo shopping. Nel mio armadio ci sono solo vestiti che mi sono stati comprati o cuciti perché dopo 5 minuti in un negozio mi viene mal di testa, mi innervosisco fino ad arrabbiarmi. Quando sono costretta ad andare al centro commerciale e per sbaglio mi fermo davanti una vetrina, non posso fare a meno di pensare a quanto debba essere pesante per le commesse lavorare in un ambiente senza finestre, sotto accecanti luci artificiali, con un brusio interminabile e una mescolanza di odori che stordisce. E poi penso a quanto rientreranno stanche a casa la sera. In pratica dei vestiti in vetrina ne noto ben pochi. Per me è estenuante andare al centro commerciale. Ovviamente ho fatto leggere le pagine dedicate a come un PAS vive quello che tutti pensano sia divertente (shopping, cinema, discoteca, sport…) alla mia famiglia.
La parte più triste del libro invece è stata per me quella relativa alle relazioni soprattutto alle relazioni di amicizia. In fondo che in una relazione sentimentale fili sempre tutto liscio non se lo aspetta nessuno ma nell’amicizia si. Le PAS nelle relazioni danno tutto senza risparmiarsi, soddisfano le richieste, spesso le anticipano, leggono il disagio dell’altro in dettagli che i più trascurano e sono sempre pronte a capire, comprendere, aiutare. Il problema è che si aspettano reciprocità ed è quasi impossibile per un non-PAS soddisfare questa aspettativa. Dunque è facile che le persone altamente sensibili si ritrovino deluse dalla non corrispondenza che caratterizza le loro relazioni e questo può portarle a chiudersi ed evitare i rapporti. Trovo che questa descrizione sia tristemente vera.
La lettura è facile e scorrevole. Utile anche a chi vive con una persona altamente sensibile.