
Intolleranza all’ambivalenza: e adesso cosa scelgo?
Ci sono persone che trovano estremamente difficile prendere decisioni: scegliere di stare con Anna piuttosto che con Elisa, dipingere la parete di blu piuttosto che di verde, ordinare una pizza margherita piuttosto che una quattro stagioni, ecc. Sono persone con poca tolleranza dell’ambivalenza. Provano emozioni contraddittorie verso se stesse o gli altri e vogliono prendere solo decisioni che risolvano questa ambivalenza. Sprecano tempo ed energia a raccogliere informazioni e rassicurazioni, rimandano la decisione in attesa di individuarne una priva di svantaggi.
Le persone che mirano alla decisione perfetta, rifiutano i compromessi e spesso sono guidate da distorsioni cognitive tra cui il pensiero perfezionista (es. se qualcosa stona non è la scelta giusta), il pensiero dicotomico (es. o va bene o non va bene), il ragionamento emotivo (es. non mi sento convinto per cui non è la scelta giusta) e le doverizzazioni (es. dovrei essere felice della mia scelta). L’intolleranza all’ambivalenza inoltre favorisce la ruminazione: dopo aver preso una decisione la persona continua a riflettere sui vantaggi della scelta scartata facendo passare in secondo piano gli aspetti positivi di quella fatta.
Un altro freno alla tolleranza dell’ambivalenza è poi la paura di prendere la decisione sbagliata e che rimpianto o rimorso contaminino irrimediabilmente la nostra vita. Rimpianto o rimorso sono emozioni e come tutte le emozioni sono utili in quanto ci danno delle informazioni, per esempio che dobbiamo cambiare strada. Non saranno certo il rimorso o il rimpianto a impedirci di agire secondo i nostri desideri.
Perché è importante ridurre l’intolleranza all’ambivalenza delle emozioni?
Occorre abbandonare l’idea semplicistica delle emozioni ossia che si debba provare emozioni univoche verso qualcosa o qualcuno. La realtà è complessa per cui è normale che aspetti diversi della stessa realtà elicitino emozioni anche contrastanti.
Emozioni contrastanti possono essere viste come ricchezza emotiva, segni di maggiore accuratezza nel percepire la realtà, maggiore conoscenza. Far spazio a emozioni ambivalenti permette di accettare la realtà nella sua complessità e apprezzare quello che si ha, non perdersi nella ruminazione e godere degli aspetti positivi della propria decisione.
Ps. in foto righe dal libro Emotional schema therapy.